Per la sua modestia Angelo Maltese non parlò mai di arte figurativa riferendosi all'enorme archivio fotografico che produsse dal 1920 al 1980. Nel dopoguerra Angelo Maltese sosteneva la necessità di "riportare le sconvolte coscienze umane a ritrovare se stesse, rieducandole e riconducendole verso le vie smarrite della bellezza”. Angelo Maltese dimostrava così che le sue fotografie andavano ben oltre l'arte figurativa, ricercando piuttosto la purezza dell'espressione artistica e la sua condivisione. Nei sessant'anni di attività de "La Fontainina" , il padiglione che Angelo Maltese progettò, realizzò e arredò nel palazzo Interlandi Pizzuti a Siracusa, si andò ben oltre le questioni dell'arte figurativa. Oltre a moltissime di mostre d'arte, alcune delle quali incentrate sull'arte figurativa, "La Fontanina" ospitò un perenne cenacolo artistico frequentato dai fratelli Assenza, dal filosofo netino Corrado Curcio, da Karl Stirner , Enrico Cardile, Gino Severin, Trombadori, Brancati, Guttuso, Quella, Quasimodo, nonché lo scrittore siracusano Elio Vittorini. Alla fotografia, all'arte figurativa e all’espressione artistica Angelo Maltese aggiunse la descrizione dei cambiamenti sociali e ideologici che caratterizzarono la modernità. I suoi ritratti non sono solo manifestazioni dell'arte figurativa, ma sanno carpire l'anima.
L'archivio fotografico storico prodotto dall'artista siracusano Angelo Maltese è di dimensioni monumentali. Si tratta di un archivio fotografico storico che testimonia personaggi, eventi e situazioni sociali e culturali dell'Italia che va dal 1920 al 1980. In questo enorme archivio fotografico storico l'occhio di Angelo Maltese seppe dimostrare grande sensibilità artistica nel riprodurre scenari, paesaggi e momenti della vita pubblica, politica e culturale dell'Italia di quegli anni. La vita, i luoghi e i mestieri delle persone umili sono ritratti con la stessa rispettosa semplicità con cui Angelo Maltese ha immortalato grandi momenti del regime fascista, nonchè eventi culturali o sportivi come il circuito automobilistico di Siracusa. L'archivio fotografico storico in cui Angelo Maltese ha riversato il suo talento artistico e la sua abilità professionale, sempre con incredibile modestia, rappresenta un patrimonio di inestimabile valore per l'Italia e soprattutto per le generazioni prossime venture. La tonnara, che è la rappresentazione delle estreme condizioni di vita durante i conflitti mondiali, il folclore, le vedute dall'alto, i ritratti e molto altro rendono l'archivio fotografico storico di Angelo Maltese una testimonianza unica e impareggiabile della storia, dei personaggi e dei costumi dell'Italia dal 1920 al 1980.
Angelo Maltese amò la fotografia in tutti i suoi aspetti e non privilegiò un tema in particolare. Come emerge dalle foto che compongono il suo vasto archivio e che immortalò con i suoi scatti, eventi, paesaggi, animali e volti. Archivio ancora conservato dai figli Antonello e Renzo, fotografo anch’esso.
Per la sua modestia Angelo Maltese non parlò mai di arte figurativa riferendosi all'enorme archivio fotografico che produsse dal 1920 al 1980. Nel dopoguerra Angelo Maltese sosteneva la necessità di "riportare le sconvolte coscienze umane a ritrovare se stesse, rieducandole e riconducendole verso le vie smarrite della bellezza”. Angelo Maltese dimostrava così che le sue fotografie andavano ben oltre l'arte figurativa, ricercando piuttosto la purezza dell'espressione artistica e la sua condivisione. Nei sessant'anni di attività de La Fontainina , il padiglione che Angelo Maltese progettò, realizzò e arredò nel palazzo Interlandi Pizzuti a Siracusa, si andò ben oltre le questioni dell'arte figurativa. Oltre a centinaia di mostre d'arte, alcune delle quali incentrate sull'arte figurativa, La Fontanina ospitò un perenne cenacolo artistico frequentato dai fratelli Assenza, dal filosofo netino Corrado Curcio, da Karl Stirner , Enrico Cardile, Gino Severini, Trombatore, Brancati, Guttuso, Quella, Quasimodo, nonché lo scrittore siracusano Elio Vittorini. Alla fotografia, all'arte figurativa e all’espressione artistica Angelo Maltese aggiunse la descrizione dei cambiamenti sociali e ideologici che caratterizzarono la modernità. I suoi ritratti non sono solo manifestazioni dell'arte figurativa, ma sanno carpire l'anima.
L'archivio fotografico storico prodotto dall'artista siracusano Angelo Maltese h di dimensioni monumentali. Si tratta di un archivio fotografico storico che testimonia personaggi, eventi e situazioni sociali e culturali dell'Italia che va dal 1920 al 1980. In questo enorme archivio fotografico storico l'occhio di Angelo Maltese seppe dimostrare grande sensibilit` artistica nel riprodurre scenari, paesaggi e momenti della vita pubblica, politica e culturale dell'Italia di quegli anni. La vita, i luoghi e i mestieri delle persone umili sono ritratti con la stessa rispettosa semplicit` con cui Angelo Maltese ha immortalato grandi momenti del regime fascista, nonchi eventi culturali o sportivi come il circuito automobilistico di Siracusa. Larchivio fotografico storico in cui Angelo Maltese ha riversato il suo talento artistico e la sua abilit` professionale, sempre con incredibile modestia, rappresenta un patrimonio di inestimabile valore per l'Italia e soprattutto per le generazioni prossime venture. La tonnara, che la rappresentazione delle estreme condizioni di vita durante i conflitti mondiali, il folclore, le vedute dall'alto, i ritratti e molto altro rendono l'archivio fotografico storico di Angelo Maltese una testimonianza unica e impareggiabile della storia, dei personaggi e dei costumi dell'Italia dal 1920 al 1980.